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Il grattacielo smart di Google sarà in legno

Pubblicato il: 3 Giugno 2019

A scommetterci c’è anche Google

Si chiama Quayside e sarà il nuovo quartiere smart di Google che sta crescendo sul waterfront di Toronto, dove il gigante di Montain View costruirà la nuova sede. Una smart city sperimentale e avveniristica, firmata dalla società di trasformazione urbana Sidewalk Labs, controllata da Google Alphabet, in cui la sostenibilità sarà la prima protagonista. Fra le tecnologie che permetteranno di raggiungere l’obiettivo spicca l’uso del legno canadese certificato per la costruzione di edifici multipiano e torri ad altissima efficienza. Materiale locale, che cresce con maggiore rapidità rispetto alle varietà impiegate per le costruzioni in Europa e, per questo, con un’impronta ecologica ridotta. L’innovativo quartiere pubblico-privato prevede uno sviluppo che supera i tre milioni di mq fra spazi pubblici e torri residenziali multipiano.

«La sfida che stiamo affrontando è creare un grande laboratorio di saperi per sfruttare le costruzioni in legno in altezza come mai nessuno ha fatto in precedenza», assicurano gli sviluppatori. È un test per un’industria che, grazie a questa operazione, promette di crescere in competenze e nel rapporto qualità/costi, superando gli attuali limiti di altezza (si dovrebbero raggiungere i 30 piani). «Una delle grandi differenze rispetto ad altri progetti – spiega l’ingegner Franco Piva dello studio trentino Ergodomus, società di progettazione italiana coinvolta al momento in una fase di consulenza preliminare al progetto – è che il legno impiegato nel multipiano sopra certe dimensioni fino ad oggi ha sempre visto anche l’uso di strutture miste in cemento o acciaio. Al contrario, una delle peculiarità di Quayside sarà che le costruzioni saranno al 100% di legno, o quasi». In Canada, del resto, la ricerca sul legno strutturale aveva già portato a tagliare traguardi importanti. Il Wood Innovation and Design Centre a Prince George, progettato dallo studio Michael Green Architecture e concluso nel 2014, è un edificio di 8 piani che ha limitato al massimo l’uso di calcestruzzo fuori terra. Il sistema di colonne, travi in legno lamellare e pareti in legno massiccio è un esempio di costruzione modulare, replicabile o espandibile a seconda delle esigenze. Ancora, il Brock Commons di Vancouver ospita gli studenti della University of British Columbia: con i suoi 17 piani, il progetto firmato da Acton Ostry Architects usa una struttura mista che consente di ancorare il legno strutturale a due nuclei centrali in calcestruzzo.

Fonte : Il sole 24 Ore – articolo del 29/04/19 redatto da Maria Chiara Voci

leggi l’articolo completo: https://www.ilsole24ore.com/art/casa/2019-04-26/il-grattacielo-smart-sara-legno-scommetterci-c-e-anche-google-153521.shtml?uuid=ABiJJ0hB&refresh_ce=1

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